Dal 1 aprile al 30 luglio al Museo Luigi Bailo “I Capolavori” di Arturo Martini

Prende avvio, al nuovo Museo Bailo di Treviso, uno dei più rilevanti eventi della stagione: la grande mostra su Arturo Martini promossa dal Comune di Treviso con i Musei Civici.

Arturo Martini. I Capolavori” è infatti la più ampia, completa e ricca esposizione che è stata mai dedicata allo scultore trevigiano dai tempi della storica mostra del 1967, curata da Giuseppe Mazzotti.
Per il pubblico sarà una imperdibile occasione per percorrere tutte le fasi della produzione artistica dello scultore trevigiano attraverso opere provenienti da collezioni pubbliche (tra cui prestigiosi musei come la Galleria Nazionale di Roma, la Galleria del Novecento di Firenze, fino al Museo Martini di Vado Ligure e Savona) e private esposte nelle cinque sezioni in cui si articola la mostra.
Ad essere proposte al pubblico sono infatti ben 280 opere dello scultore: 150 sono patrimonio del Bailo, alle quali si aggiungono i 130 capolavori che arrivano a Treviso proprio grazie alla mostra, in alcuni casi mai prima esposte.

Molte le opere di grandi dimensioni: bronzi importati come Il Figliol Prodigo, I leoni di Monterosso, il Sonno, il Tobiolo, tra i molti; marmi come quelli del Legionario ferito, Donna che nuota sott’acqua, Torso di lottatore, tra gli altri; gessi come quello della Sposa Felice o il maestoso Sacro Cuore, un’opera colossale (3 metri e mezzo di altezza), mai uscita prima dalla Casa Museo Martini di Vado Ligure; terrecotte come La Veglia, Il Bevitore o la Venere dei porti tra le diverse. Del Bevitore, oltre alla versione seduta, sarà in mostra anche la versione distesa in pietra.
Gli anni dell’apprendistato e le prime opere giovanili sono ben documentate nella sezione permanente che il Bailo riserva allo scultore. Il focus si sposta poi sui grandi capolavori, realizzati tra gli anni Venti e Quaranta culminanti nell’Adamo ed Eva, una pietra di oltre tre metri che dal 1993 è stata collocata nel chiostro del Museo trevigiano, a completamento del percorso espositivo